Nell'entroterra del golfo del Tigullio
Dalle spiagge alle montagne nell'entroterra del golfo del Tigullio.
Un inedito itinerario che lega i paesaggi della Riviera Ligure di Levante, il mare e le vette appenniniche. Dalla sabbia e gli scogli, dalle case colorate sull’acqua e le colline coperte di olivi si arriva a mille metri di quota. Dove vi aspettano pascoli, foreste e piccoli laghi per riposare, fare escursioni e sport invernali.
Durata del percorso
circa 3 ore e 19 minuti
Lunghezza del percorso
125 chilometri
Un lungo insolito itinerario che inizia dal lungomare di Moneglia, borgo marinaro e agricolo, perla quasi nascosta del turismo balneare, e affronta subito una delle più strane strade liguri: la SP 370 è la “strada delle gallerie” che a senso unico alternato percorre le gallerie della vecchia linea ferroviaria a binario unico in direzione nord-ovest sino a Riva Trigoso con le sue spiagge e i cantieri navali. Da qui la SS 1 Aurelia procede verso ponente, nord-ovest, toccando l’elegante Sestri Levante, costeggiando le lunghe spiagge di Cavi, entrando nella bella città di Lavagna e superando il fiume Entella in procinto di sfociare in mare.
Al di là del fiume c’è Chiavari; qui si svolta a destra costeggiando il fiume lungo via Marconi; la strada, cambiando qualche nome, diventa infine via Piacenza indi la SP 225, e tale rimane sino al termine del centro abitato di Carasco. Sulla destra inizia ora la SP 586 che risale la valle Sturla tra boschi, castagneti, fasce coltivate e attraversa i centri agricoli e artigiani di Mezzanego e Borzonasca. A monte di questo paese la strada si attorciglia in una serie di tornanti immersi nel bosco da cui di quando in quando appaiono lontano in fondo scorci di mare. Al passo della Forcella il panorama verso mare, verso sud, è vasto e suggestivo.
Procedendo si entra nell’altopiano dell’alta valle dell’Aveto, un paesaggio di vera montagna che fa dimenticare in fretta il mare e la Riviera. Mucche al pascolo, prati fioriti di crochi violacei, il volo dei rapaci, il profumo del bosco, funghi, torrenti…Il meglio dell’Appennino genovese. Si attraversano diverse piccole borgate e il centro principale dell’altopiano, Rezzoaglio; poco oltre si imbocca sulla destra la SP 86 e dopo un percorso di salita si prende a sinistra la SP 654 che conduce, dopo circa 107 minuti e 67 km dalla partenza, al centro principale della montagna genovese, Santo Stefano d’Aveto.
Il ritorno verso il mare avviene ripercorrendo a ritroso la strada, superando Rezzoaglio e proseguendo sulla SP 586 sino a Parazzuolo; qui si prende sulla destra la SP 56 che sale in falsopiano verso le sorgenti dell’Aveto tra animali al pascolo e case rurali. Giunti al passo della Scoglina si prende la SP 23 che inizia una vertiginosa discesa “dal cielo al mare” toccando Favale di Malvaro e “atterrando” sulla SP 225 della Fontanabuona a Monleone di Cicagna. La si segue a sinistra per un breve tratto verso mare, sud-est sino a Pian dei Ratti, poi si svolta a destra in su sulla SP 58 che supera Coreglia Ligure e si arrampica verso il crinale che si affaccia sul Golfo del Tigullio e la città di Rapallo. Una discesa ricca di curve tra lecci, olivi e piccoli nuclei un tempo contadini ora anche turistici conduce al termine del’itinerario al centro di Rapallo.
In totale sono circa 3 ore e 19 minuti, 125 chilometri
Moneglia
Uno dei borghi più belli d'Italia
Moneglia, il mare tra le gallerie.
Mare, sole, buona cucina e relax convivono in un borgo marino colorato e nascosto, conosciuto e apprezzato anche dagli stranieri. Moneglia fa capolino sul mare, lungo l’insolita “strada delle gallerie”. Le sue origini sono antiche, il borgo di Monilia (Gioielli: forse i frutti degli alberi delle sue colline) esisteva già ai tempi dell’imperatore Augusto e almeno dal Mille le sue colline sono punteggiate di olivi. E il suo fascino è ancora intatto, come il suo centro storico, da scoprire a piedi, da un capo all’altro del suo caruggio centrale. Ritagliatevi alcuni momenti di pace, scoprite così atmosfere raccolte e capolavori d’arte sacra nelle belle chiese di Santa Croce – col sagrato a ciottoli – e di San Giorgio, con un suggestivo chiostro. Partite ora per alcune spettacolari escursioni: vi aspettano ampi scorci di costa e panorami a picco sul mare. E le emozioni vi accompagnano anche a tavola: da gustare la torta verde alle erbe selvatiche e un bicchiere di vino bianco Golfo del Tigullio-Portofino DOC.
Si parte ora affrontando una delle più strane strade liguri: la SP 370, la “strada delle gallerie” che a senso unico alternato percorre le gallerie della vecchia linea ferroviaria sino a Riva Trigoso. Da qui la SS 1 Aurelia procede verso nord-ovest, supera Sestri Levante, le spiagge di Cavi, la città di Lavagna, il fiume Entella, entra in Chiavari; da qui la SP 225 si inoltra nell’entroterra verso Carasco e la SP 586 risale la valle Sturla tra i boschi di Mezzanego e Borzonasca sino al panoramico passo della Forcella.
Procedendo si entra nell’altopiano dell’Aveto in un paesaggio di montagna con mucche al pascolo tra i profumi dei boschi. Superato Rezzoaglio la SP 86 e la SP 654 portano, dopo circa 107 minuti e 67 km dalla partenza, al cpoluogo della montagna genovese, Santo Stefano d’Aveto.
ARTE
Chiesa di San Giorgio con Adorazione dei Magi, chiesa di Santa Croce col Crocifisso bizantino e l’Ultima Cena di Luca Cambiaso, Castello, Torre di Villafranca col centro studi “Felice Romani”, giardino botanico, hospitale di San Nicolao al Bracco.
ENOGASTRONOMIA
Olive, olio extravergine di oliva DOP Riviera di Levante, vini DOC Golfo del Tigullio-Portofino.
EVENTI
Concerti e mostre nel chiostro di San Giorgio, mostra mercato dell’olio DOP.
NATURA
Punta Baffe, spiaggette e scogliere tra le gallerie.
ITINERARI A PIEDI
Sentieri di Punta Moneglia e Punta Baffe, sentieri verso le borgate di collina e il Bracco.
SPORT
Vela, immersioni subacquee, trekking.
Santo Stefano d'Aveto
Bandiera arancione
Santo Stefano d’Aveto, Liguria di montagna.
Dopo la partenza da Moneglia e un percorso di quasi un’ora e cinquanta per 67 km, dapprima lungo il mare e poi sempre più all’interno dell’Appennino genovese, si raggiungono le vette degli Appennini liguri dove fa bella mostra di sé Santo Stefano d’Aveto, il comune più montano della provincia di Genova. Scoprite il suo elegante centro storico, con le strade lastricate e un castello che fu dei Malaspina e poi dei Fieschi e dei Doria.
La cornice paesaggistica intorno è un omaggio al verde d’estate e al bianco in inverno, dove sono protagonisti i monti Bue e Maggiorasca (1799 m, la massima vetta dell’Appennino Ligure), dimora di caprioli e di lupi. Per chi ama gli sport invernali ci sono chilometri di piste per lo sci da fondo, piste di sci da discesa e una panoramica seggiovia che porta al Monte Bue. Alzate gli occhi al cielo, le sorprese non mancano: colorati deltaplani ammirano dall’alto i laghetti glaciali. E’ una Liguria dalla natura inedita quella che vi aspetta qui, tra alte pareti rocciose, foreste di faggi, pascoli fioriti che si aprono su panorami mozzafiato. La vista nelle giornate limpide spazia dalla cima del Maggiorasca al monte Bue, dal mare alle Alpi all’Appennino Toscano. Uno scenario spettacolare che appaga tutti i sensi, compreso il palato: dopo le attività sportive e le passeggiate gustatevi un saporito formaggio San Stè, ottimo anche arrostito in s’a ciappa con due fette di pane rustico, accompagnato da un bicchiere di Ciliegiolo della DOC Portofino-Golfo del Tigullio.
Il ritorno verso il mare avviene ripercorrendo a ritroso la strada, superando Rezzoaglio e proseguendo sulla SP 586 sino a Parazzuolo; a destra la SP 56 sale verso le sorgenti dell’Aveto tra animali al pascolo e case rurali. Dal passo della Scoglina la SP 23 inizia una vertiginosa discesa sino alla SP 225 della Fontanabuona da seguire a sinistra per un breve tratto verso mare, sud-est e poi si svolta a destra sulla SP 58 che sale a Coreglia Ligure e si arrampica verso il crinale che si affaccia sul Golfo del Tigullio; una discesa tra lecci e olivi conduce in un’ora e mezza e 58 km al termine del’itinerario al centro di Rapallo.
ARTE
Castello Malaspina-Doria, Madonna di Guadalupe.
TRADIZIONI
Ecomuseo della val D’Aveto, archivio fotografico ABSSA(Archivio Berto di S. Stefano d’Aveto).
EVENTI
Festa della Transumanza, festa degli sbandieratori.
ENOGASTRONOMIA
Formaggio San Stè DOP e altri formaggi locali, carne di mucca cabannina Presidio Slow Food, funghi, pinolata della val d’Aveto.
SPORT
Sci di fondo, sci alpino, trekking, arrampicata su ghiaccio, trial, equitazione, deltaplano.
NATURA
Parco Naturale Regionale dell’Aveto, monti Bue, Maggiorasca, Aiona e Penna, cascata di Gavadi, Foresta Demaniale del Monte Penna, laghi glaciali, pino mugo.
ITINERARI A PIEDI
Alta Via dei Monti Liguri e sentieri ad essa collegati.