Ittico

Il Mar Ligure: sconfinata ricchezza.

In Liguria, il mare non manca mai.

In Liguria, il mare non manca mai. Non quello delle spiagge, non quello d’estate: quello vero. Un mare generoso, che da tempi immemori ci chiama, ci sfama, dà linfa al commercio. È casa, è lavoro, è pane, è via.

La Liguria, lo sapete, è incastrata tra mari e monti, con dislivelli improvvisi e imprevedibili. È un arco dolce che lo stivale ha arricciato chissà quanti milioni di anni fa. È uno stupefacente porto naturale e un antichissimo porto commerciale. Ma, prima ancora, è una risorsa, una sconfinata ricchezza.

Imparare dal mare

E noi, il nostro mare lo amiamo, lo rispettiamo, lo temiamo e, di certo, abbiamo imparato a conoscerlo.

Da Ponente a Levante, è popolato di una tale varietà di doni che solo la fantasia dell’uomo poteva arricchire. E così, dopo anni di pesca e sperimentazioni culinarie, solo con i piatti a base di acciughe, che per noi sono “pane di mare”, si potrebbe riempire un ricettario: sotto sale, al verde, ripiene, marinate, fritte.

La miticoltura, per esempio, l’abbiamo imparata dagli antichi romani, prima, e dai monaci medievali poi. Oggi abbiamo un’eccellenza nel mare davanti a La Spezia che, con la sua ricchezza di plancton, è il luogo ideale per i mitili. Che sono le cozze. Che noi chiamiamo Muscoli.

Date ascolto ai vostri sensi.

In ogni borgo marinaro, da Camogli a Noli, troverete una peculiarità, un’originale interpretazione che le persone hanno dato ai doni del mare: i Gamberi Rossi di Santa Margherita, appena scottati; la sagra di San Fortunato a Camogli, gli Zerli fritti da mangiare interi, il tradizionale Musciàmme.

E poi c’è la leggenda del Cappon Magro: nato sulle barche, apprezzato dalla nobiltà, preparato per Natale. Ingredienti: pesce bianco, verdure e fantasia barocca. Così è il nostro mare, questa è la nostra ricchezza.

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